“Lo Schiaccianoci” è un balletto del 1892 in due atti con musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il musicista in questione seguì minuziosamente tutte le richieste del coreografo Marius Petipa e, in seguito, quelle del suo successore Lev Ivanov.
Il balletto fu commissionato dal direttore dei Teatri Imperiali Russi, Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij e la storia deriva dal racconto “Schiaccianoci e il re dei topi” di E. T. A. Ho mann (1816), nella versione edulcorata di Alexandre Dumas padre, Storia di uno schiaccianoci (1845).
I ATTO
Ci troviamo a Norimberga alla vigilia di Natale.
La famiglia Stahlbaum aspetta l’arrivo dei suoi ospiti per iniziare i festeggiamenti natalizi. Fanno il loro ingresso in casa Stahlbaum alcuni bambini che danzano insieme al Sig. Drosselmeyer, lo zio di Clara e Fritz. Lo zio o re alcuni doni ai bambini e lasciando spazio ad un piccolo teatro di marionette, presenta alcuni giocattoli meccanici come Colombina e Arlecchino. Il Sig. Drosselmeyer regala alla piccola nipote uno schiaccianoci a forma di soldatino. Quando Clara inizia le danze con il suo schiaccianoci arriva il fratello Friz che glielo ruba e, in seguito, lo rompe. Lo zio, però, lo aggiusta e Clara torna ad essere felice. La festa si conclude con la danza Grossvater, la danza del nonno. È notte e tutti si addormentano. Clara si addormenta e inizia a sognare…
Subito arrivano in casa i topi guidati dal loro Re e l’albero di Natale assume dimensioni enormi. Clara è terrorizzata e improvvisamente il suo adorato schiaccianoci si anima e, a capo di un esercito di soldatini combatte contro i topi. Alla ne Clara uccide il Re dei Topi con la sua scarpetta e lo Schiaccianoci si trasforma in un bellissimo principe che invita Clara a danzare. Subito dopo le danze il principe la invita ad andare al castello dei dolci, Clara accetta e insieme attraversano una foresta innevata circondandosi di occhi di neve.
II ATTO
Clara ed il Principe giungono al castello dei dolci, dove incontrano La Fata Confetto ed il suo Principe che danno vita ad una grande festa di cui Clara e il suo principe sono i protagonisti.
Finite le danze, però, tutto ciò si rivela essere nient’altro che un sogno e Clara si risveglia nel letto di casa sua a anco dello schiaccianoci giocattolo.
Diverse versioni
Nel tempo il balletto vide diverse versioni e riadattamenti. Un esempio di assoluto rilievo è costituito dalla versione creata da Rudolf Nureyev.
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1967, Opera Reale di Stoccolma
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1968, Royal Ballet di Londra
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1969, Teatro alla Scala
Curiosità
Pëtr Il’ič Čajkovskij compose le musiche del balletto tra il 1891 e il 1892.
Inizialmente Čajkovskij, che conosceva già questa favola, non fu particolarmente entusiasta dalla proposta, in quanto riteneva l’argomento per nulla spettacolare o entusiasmante, la struttura narrativa alquanto squilibrata e inadatta al palcoscenico, in quanto la protagonista era una bambina che certo non sarebbe stata in grado di svolgere coreogra e elaborate, che richiedevano ovviamente la preparazione tecnica di un adulto. Inoltre si sentiva ormai vecchio e poco ispirato.
Nel frattempo, gli giunse notizia della improvvisa morte dell’amata sorella Alexandra, a cui era molto legato. Nel riportare alla memoria i Natali passati insieme alla sorella, trovò nuova ispirazione per continuare l’opera dello Schiaccianoci, componendo il secondo atto come un tributo alla sorella.