Si dice spesso che l’uso delle scarpe da punta conferisce alla danza classica quella particolare qualità eterea che la rende unica. L’utilizzo delle punte, in una ballerina, favorisce l’allungamento degli arti inferiori e, di conseguenza, delle linee che andrà a formare con il corpo una volta in movimento. Dal punto di vista estetico il piede è l’estensione della gamba, questi elementi, per tanto, devono riuscire ad armonizzarsi il più possibile tra loro e con la scarpa. Per riuscire ad ottenere questo tipo di consonanza, però, è necessario che il piede indossi perfettamente la punta, e che questa riesca ad aderirsi esattamente alla forma del piede per favorire anche l’uso del pavimento ed il lavoro del piede durante allegri (passi saltati).
Per permettere ciò, la scarpetta ha bisogno di una corretta manutenzione, così come i nastri e gli eventuali elastici.
I NASTRI
I nastri hanno una funzione fondamentale per quanto riguarda il lavoro in punta, infatti, sono indispensabili per riuscire a trattenere il tallone alla parte posteriore della scarpa, anche quando viene applicata una certa forza.
Per permettere che i nastri svolgano questo tipo di lavoro, però, è necessario che vengano cuciti, con una leggera inclinazione, nel punto corretto. Il modo classico per trovare questa posizione è quello di piegare la parte posteriore della scarpa verso quella anteriore il più possibile ed applicare i nastri all’interno della scarpa e di fronte alla piega. Le estremità libere dei nastri devono essere lasciate abbastanza lunghe per riuscire ad allacciare in modo consono la scarpa. Al momento dell’allacciatura, il piede deve essere in una posizione di fondu (caviglia flessa) con l’altra gamba in posizione inginocchiata. Bisogna fare attenzione, inoltre, a non stringere troppo i nastri ma lasciare che il piede sia libero di muoversi e di piegarsi senza problemi. Se allacciati nel modo corretto, questi, faranno anche fatica ad allentarsi durante la lezione ed il movimento continuo del piede.
Inoltre, i nastri, per una questione estetica e professionale, devono essere di un colore uguale, o per lo meno simile, a quello dei collant.
Anche gli elastici hanno una funzione simile a quella dei nastri, infatti forniscono maggiormente protezione e tenuta del tallone sulla parte posteriore della suola.
Anch’essi devono essere cuciti all’interno della scarpa in modo corretto con una misura e un’inclinazione adeguate.
LE IMBOTTITURE
Le imbottiture, che servono a salvaguardare le dita di una ballerina durante la salita sulle punte, variano notevolmente a seconda della preferenza personale, anche se bisogna tener conto che più il materiale utilizzato risulta denso e spesso e più si va a perdere il contatto con il pavimento. Per questo motivo è consigliabile usare qualcosa che permetta sia alle dita che all’arco metatarsale di essere il più possibile a contatto con la suola.
Quando si prova una scarpa, bisogna tener presente dello spazio che verrà utilizzato dal materiale che si intende inserirvi per salvaguardare le dita dei piedi, per evitare che, poi, la punta, una volta calzata, risulti troppo stretta.
Indipendentemente dal tipo di imbottitura, la forza del piede deve rimanere la stessa.
Bisogna, inoltre, ricordarsi che, una volta tolte le punte, è bene rimuovere anche i salvapunta per permettere sia a questi che alle scarpe stesse di asciugare. I tempi di asciugatura delle scarpe variano dalle 24 alle 36 ore, quindi non lasciatele nella sacca, potreste comprometterne la durata.